Il libro analizza le diverse declinazioni del rapporto dello scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft (1890-1937) con il Giappone attraverso una serie di interventi che spaziano dalla letteratura al cinema, dal fumetto al cinema di animazione, dal gioco al merchandising, offrendo una panoramica di tutta la produzione editoriale su Lovecraft e il suo ciclo mitologico: dalle edizioni giapponesi dei suoi racconti alle influenze letterarie su autori del fantastico e del soprannaturale classici e moderni, dagli adattamenti cinematografici delle sue opere alle influenze di stile e di contenuti negli horror giapponesi, dalle citazioni letterarie nei fumetti alla trasposizione di temi e figure lovecraftiane nel cinema di animazione, dagli studi accademici sul ciclo mitologico alla eredità letteraria nella cultura popolare. Passando in rassegna in maniera sistematica le varie categorie dell’immaginario lovecraftiano, il libro si attesta come il primo studio in Occidente sulle forme di compromissione tra Lovecraft e la cultura giapponese, allineandosi per approccio e contenuti a una produzione saggistica in Giappone dedita alla catalogazione delle forme dell’orrore lovecraftiano.
Con una prefazione di Gianfranco de Turris e i contributi critici di Giacomo Calorio, Riccardo Rosati, Gino Scatasta, Massimo Soumaré e Antonio Tentori.
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