Grazie alla sua capacità di sincretismo tra elementi interni ed esterni, il Giappone occupa un ruolo sempre più importante nelle dinamiche di globalizzazione culturale. Questo libro si propone di analizzare i motivi che spingono i giapponesi a rielaborare e reintegrare nella cultura nazionale prodotti di origine straniera e approfondisce il processo comunicativo transculturale che essi mettono in atto mediante l’osservazione di quegli elementi vestimentali che hanno dato vita a una vera e propria subcultura giovanile femminile in Giappone: il gothic lolita. Con i loro abiti ricchi di pizzi e di merletti, le adolescenti giapponesi assumono le fattezze di moderne bambole vittoriane rievocando una nostalgia dal gusto romantico che esse cercano di perpetuare attraverso le modalità favoleggianti proprie dell’estetica giapponese del kawaii e il suo ricorso a forme e a modelli infantili. Attraverso una lettura semiotica degli elementi vestimentali e l’analisi di riviste di moda, manga, musica e film afferenti all’immaginario del gothic lolita, il libro approfondisce la natura crossmediale di questo processo di risemantizzazione evidenziando come questa subcultura giovanile nasconda in realtà una forma di protesta verso il rigido sistema uniformante giapponese e una rivendicazione di distinzione dalla cultura mainstream.
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