«... Non potete immaginarvi l’affezzione che mettono questi cittadini non appena conoscono a qualcuno; e tutti i cittadini salutano a chiunque l’incontrasse, e non già come gli aristogratici dei nostri paesi, che bisogna prima toglierti il cappello per far rispondere a loro …
… i costumi e i modi di queste terre, se al principio semprano mali, dopo poco tempo vi si prende l’abitudine, e se non fosse pel grande amore alla patria, si direbbe: Addio Italia. Questo pensiero però Iddio me ne deve liberare, perchè voglio lavorare per un giorno potermi godere i frutti del mio lavoro, nel seno della famiglia e dell’amata Italia … »
(dalle corrispondenze di Massimino Pirfo, emigrato in Brasile)
MASSIMINO IANNONE: Massimino Iannone, docente di Matematica, ci fa conoscere il percorso umano del nonno, emigrato in Brasile a fine Ottocento, attraverso la pubblicazione di un ricchissimo epistolario conservato con grande cura dalla sua famiglia e da lui portato alla luce con rigore, attenta ricerca e grande passione. Egli non si lascia mai offuscare dal sentimento che pure traspare, e giustamente, ma racconta lucidamente la vita intensa e difficile, molto spesso drammatica, che il giovane Pirfo si trovò ad affrontare e che, a un certo punto, lo costrinse a rimpatriare. Le corrispondenze sono ricche di riferimenti alla realtà storica, economica e sociale di Pisciotta (comune del Cilento) e del Brasile, ed hanno il valore della testimonianza di prima mano, del documento che parla nella sua essenzialità più di qualunque racconto. In più però la bella penna con cui Iannone crea il contesto alla pubblicazione delle lettere rende il volume bello e avvincente come un
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