Rolando Pieraccini
Editore:
Liguori Editore srl
Anno: 1998
Collana: Il leone e l'unicorno
Pagine: 244
ISBN: 9788820727833
Prezzo: € 20,00
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Viaggiatore instancabile come tanti suoi connazionali, Aldous Huxley, romanziere e saggista fra i più insigni della prima metà del Novecento, ebbe con l'Italia e con gli italiani un rapporto di mutuo affetto, che durò tutta la vita. Dal 1921, anno del suo primo viaggio nel nostro Paese, al 1963, anno della sua morte, Huxley soggiornò per periodi più o meno lunghi in varie città italiane. Su tutte amò Firenze, Siena, Roma. Vincoli particolarmente stretti ebbe con Forte dei Marmi, dove trascorse spesso le vacanze estive. Sia pure incrinato da qualche episodio sgradevole (nel giugno del 1925, per esempio, la sua casa fiorentina venne perquisita da agenti dei servizi segreti fascisti, convinti che vi si annidassero dei 'sovversivi'), il rapporto fra Huxley e l'Italia fu sereno quanto intensissimo. Non poteva, quindi, non avere ricadute sull'opera: innanzitutto i resoconti di viaggio e il vasto epistolario, che presentano persone, paesaggi e cose come poteva vederli un visitatore dotato di capacità di osservazione strabilianti, poi i saggi, poi gli stessi romanzi, che sovente si nutrono di siffatte esperienze: Foglie secche, che Huxley diede alle stampe nel 1925, è per esempio interamente ambientato in Italia.Di tutto ciò il volume di Rolando Pieraccini rende conto in maniera puntigliosa, seguendo lo scrittore in ogni tappa dei suoi viaggi italiani, ricostruendo un ambiente, una visione del mondo, un modo di intendere la stessa arte narrativa. Il saggio è arricchito da materiale inedito, sia documentario che fotografico, che lo rende prezioso non solo per gli specialisti, ma per chiunque voglia farsi un'idea più precisa dell'incontro tra cultura britannica e italiana in decenni decisivi della storia europea.
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