L’artista napoletano, scomparso prematuramente e figlio della pittrice Maria Izzo, ha svolto la sua opera nel solco di un verismo pittorico di matrice classica. Scrive di lui Raffaele Rubino nella presentazione: “Il pittore è parte del sole come gli occhi sono parte di lui. La sua anima sa ch'egli partecipa della razza umana, della natura che lo circonda; la sua anima è parte quindi dell'organismo della grande anima umana, come il suo spirito è parte delle sue tele. A noi tutti il compito di conservare la sua splendida eredità".
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