“Camorristi. È vero. Fuorilegge. È vero. Senzapatria. È vero. Malapianta… Noooo, solo gente costretta a fuggire, nascondersi, imboscarsi. Correndo sul filo dell’illecito. Ma rispettando le regole: le proprie. E quelle degli amici”. Ciro, nato scugnizzo alla Sanità, uno dei quartieri più popolosi e popolari di Napoli, racconta la sua vita, dal secondo dopoguerra agli anni Novanta. Sangue, racket, contrabbando di sigarette. Al servizio dei boss. Zaza, Bardellino, Nuvoletta, Giuliano, Cutolo… Le immagini scorrono inesorabili in una città che mostra il viso da sirena e gli artigli da drago, che fa sentire onnipotenti e che divora l’anima. Una calibro 38 annuncia l’ondata dei ricordi e disegna la visione di un duplice omicidio, partendo da una realtà criminale che attraversa l’Europa, passando per la Costa Azzurra e si allunga fino a New York. Tra una folla di colletti bianchi, vip, faccendieri. Nel mondo di ieri, molto vicino a quello di oggi…
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