Questa è la prima analisi filosofica e psicoanalitica italiana della questione queer, ovvero della teoria che mette in discussione la naturalità del genere e dell’identità sessuale; l’autrice convoca il pensiero di Deleuze e Lacan, Blanchot e Benjamin, affinché eterosessualità, omosessualità, transessualità – possibili declinazioni queer – cessino di essere i nomi di una sessuologia impoverita di pensiero e diventino modi di relazione con l’Altro. È questo il “diario” di un viaggio all’insegna del non-sapere, attraverso un arcipelago ignoto che il senso guiderà nei luoghi di un gioioso esodo o di un doloroso esilio.
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