Il libro raccoglie la pubblicazione di articoli scritti in tempi diversi, motivati da urgenze diverse e pubblicati su Riviste diverse. L’intento dell’Autore con tale raccolta è riavviare un ritorno alla filosofia aristotelico-tomistica, per recuperarla nei suoi princìpi, i soli che possono far parte di quella che è stata denominata, forse con un linguaggio sotto certi aspetti «improprio», philosophia perennis, dalla quale bisogna escludere tutte quelle conclusioni, la cui verità è filia temporis. Diciamo linguaggio improprio, perché anche la verità degli stessi princìpi, esistente sotto forma di enunciati nel nostro intelletto, non veniva considerata perennis neppure dallo stesso S. Tommaso, per il quale essa «quandoque incepit - ebbe inizio in un certo tempo». In altri termini, è anch’essa, nella sua formulazione e comprensione, filia temporis, mentre è eterna solo la verità che esiste nell’intelletto divino. Non c’è nulla di eterno nella mente dell’uomo, tranne i princìpi, però non in quanto hanno cominciato ad esistere in essa in un certo tempo, ma in quanto, essendo ciò che sta al principio, sono tali nella misura in cui si riannodano o si conformano, attraverso la via prima della resolutio e poi dell’adaequatio, alla verità mondana da tutti sperimentabile e controllabile, all’unico principio di tutto, che è Dio.
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Teoretica presso la Facoltà di Scienze della Formazione all’Università del Salento. Ha pubblicato una monografia su C. Cremonini con annessa la traduzione del Trattato sulla Pedia.. Dopo aver orientato le sue ricerche sulla filosofia francese del primo ottocento ha pubblicato diversi articoli e una monografia su P. Leroux, dal titolo Filosofia
religiosa di Leroux ed eccletismo di Cousin; dello stesso ha tradotto in italiano alcune opere: Religione e libertà (1980), Ai politici (1989), Il filosofo e l’umanità (1990). Nel frattempo aveva anche iniziato ad
approfondire tematiche di filosofia aristotelico-tomistica, pubblicando numerosi articoli apparsi sulle riviste: Sapienza, Rivista di Scienze Religiose, Idee. Nel 2001 ha curato la traduzione della Quaestio
disputata de Malo con la Rusconi e poi con la Bompiani con il titolo: Il male. Sempre con la Bompiani ha curato la traduzione della Quaestio disputata de Veritate.
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