Aprire l'opera all'apporto della casualità, è l'aspetto più evidente del lavoro di Pedacchia. Né si tratta di un caso "ammansito", reso marginale, esso è assunto invece in tutta la sua forza dirompente, nel pieno delle sue capacità di stravolgere, come dimostrano le turbolenze plastiche e figurative prodotte dall'architetto. Introdurre la casualità nella pienezza del suo arbitrio, in una disciplina come l'architettura che si esprime e caratterizza attraverso il progetto, ossia il contrario del caso, è chiara espressione di sfida e provocazione intellettuale, rivolta anzitutto contro cliché figurativi, stereotipi, approcci progettuali proni e ortodossi. La ricchezza espressiva raggiunta dal progettista dimostrano come la sua ribellione a modelli e consuetudini abbia dato risultati qualitativamente validi.
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