La città di Caino, titolo suggestivo attinto dalla Bibbia, è dedicato alla dialettica politica dei partiti, che sono fisiologicamente in competizione, se non in antagonismo tra loro. L'autore Francesco Flora, notissimo critico storico militante di orientamento antifascista. Egli lo scrive a Napoli in un periodo altamente drammatico per l'Italia e l'Europa, tra il dicembre 1943 e il novembre 1944, quando la guerra mostra pienamente la sua ferocia e la sua distruttività e nel Paese è grave è lo stato di prostrazione per le condizioni ideali e materiali in cui esso versa. In queste pagine, Flora mette a nudo le contraddizioni, in cui si dibatte la società italiana e le responsabilità dei gruppi dirigenti che l'hanno trascinata in un'avventura tragica. Nello stesso tempo, affronta la rinascita dei partiti e della costuzione nel dialogo costruttivo con gli altri popoli e nell'impegno della soluzione dei problemi dovuti ai disastri della guerra e del crollo del fascismo.
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