Sogni pensieri e fantasie di uno studente universitario si mescolano nell’intreccio del romanzo di Laura Russo Krauss
Baraonda è il romanzo d’esordio della scrittrice Laura Russo Krauss: è un viaggio attraverso le azioni, i pensieri e gli scritti di uno studente universitario. Enrico Stasi, protagonista del racconto, è l’incarnazione di uno dei tanti ragazzi che si apprestano agli studi letterari; uno studente come tanti altri che, in attesa di superare un esame difficile, rimane imbrigliato in un sogno ad occhi aperti. Un sogno che mescola vita reale e immaginazione. La vita reale riportata a sprazzi dalle voci in sottofondo dei sui pochi amici e l’immaginazione che lo introduce in una dimensione dove si accampa la silhouette sensuale di una studentessa dai “capelli biondi raccolti in un morbidissimo chignon”. Un binomio sogno/realtà che si realizza in molti passaggi del romanzo, dove addirittura il protagonista crede di vivere altrimenti scene di vita già vissuta. Forse, alla ricerca di un modello da seguire rintracciabile solo nella sua attività di aspirante scrittore. Uno studente che si sveglia al mattino e non si riconosce nei propri abiti, nelle proprie azioni e per questo si rivolge ad una psicologa, Marta Abbate. Il tutto, in certi passaggi del libro, porta anche a leggere il romanzo come la storia di un rifiuto. Ma Baraonda è anche altro. È un viaggio intestino nella mente dell’autrice. In questa logica, il racconto, va letto come una partita a scacchi tra il protagonista, o presunto tale, Enrico, e il suo creatore, l’autrice, Laura Russo Krauss.
Lascia un commento