Da molti anni Günter Abel e la sua filosofia sono una presenza diffusa in Italia, o attraverso convegni o seminari o progetti di ricerca o altri contatti in incontri
internazionali. Dal mondo accademico (Università di Bologna, di Napoli e di Roma in particolare) la sollecitazione a proporlo in lingua italiana, una ennesima sfida che la nostra casa editrice ha accettato. Nessun mondo senza interpretazione. Si potrebbe formulare così il principio fondamentale della filosofia dei segni e dell’interpretazione del filosofo tedesco Günter Abel. Secondo tale filosofia, la comprensione umana del mondo e dei suoi oggetti si genera attraverso processi interpretativi. Nella misura in cui percepiamo o conosciamo qualcosa come un oggetto, nella misura in cui qualcosa ha per noi senso e significato e ci possiamo interrogare su di esso, questo
qualcosa ha già dietro di sé una genealogia, nella quale le interpretazioni svolgono un ruolo fondamentale. La filosofia dell’interpretazione lavora con un concetto di interpretazione più ampio, che è rilevante anche nel nostro stesso rapporto quotidiano con ciò che ci circonda, con le altre persone e con noi stessi; tale concetto mostra altresì che – e con quali modalità – il nostro percepire, parlare, pensare e agire siano legati a una pratica dell’interpretazione e che tutte le autorealizzazioni della vita siano in fondo necessariamente interpretative. In breve, questo aspetto della filosofia dell’interpretazione chiarisce come la nostra comprensione del mondo e del sé si formi attraverso processi interpretativi e dipenda da una pratica interpretativa condivisa con altre persone.
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