Diviso in due parti, il racconto scorre tra le montagne lucane e il golfo di Napoli divenendo pagina dopo pagina una appassionata testimonianza della società provinciale e metropolitana agli albori dell'Unità d'Italia quando dal nord soffiava sempre più forte il vento di libertà. La storia inizia il 15 ottobre 1858 quando il protagonista parte in tutta fretta per Napoli. Nella capitale scopre subito quanto lontana sia la sua terra lucana dai fermenti rivoluzionari e, muovendosi fra caffé e salotti, si ritrova immediatamente coinvolto e affascinato da chi difende il giglio borbonico e chi sogna il tricolore sabaudo, chi non vuole rinunziare ad antichi privilegi padronali e chi aspetta il declinare dell'arroganza della piccola nobiltà terriera, la fine della nobiltà parruccona e corrotta, l'avvento di nuove classi sociali e di più giustizia sociale. In questa atmosfera crescono le speranze e i sogni rivoluzionari del ventenne protagonista. La vita napoletana però non è fatta solo di appassionate discussioni nel caffè De Angelis, ritrovo di studenti repubblicani pennaruli o di vita universitaria, c'è anche la magica via Toledo, i salotti e i caffé frequentati dalla nobiltà napoletana, il Teatro San Carlo, i bordelli di lusso, gli omnibus, lo storico teatro San Carlino, la vita dei quartieri popolari.
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