Massimo Capaccioli, Giuseppe Longo
Editore: Alfredo Guida Editore S.r.l.
Anno: 2009
Collana: Focus
Genere: Saggistica di studio e specializzazione
Pagine: 352
Legatura: Brossura
ISBN: 9788860426598
Prezzo: € 28,00

Qual è stato il ruolo dell’Italia e soprattutto del Sud nello sviluppo di quella che certamente è la più antica delle scienze naturali? Quando dalla metà del Settecento, grazie alle riforme di Carlo di Borbone, l’astronomia fece il primo ingresso nell’ Università di Napoli e nel Regno, molti furono i nomi di uomini illustri che si susseguirono in attenti studi, personaggi di indiscutibile impegno e inventiva, emblematici di un ambiente meridionale che tuttavia appariva già allora in ritardo rispetto all’Europa sia nei modi che nei tempi della scienza e nei mezzi per investigare le natura. Un ritardo gravido di pesanti conseguenze che avrebbe avuto ripercussioni anche sugli studi futuri. Un attento e accurato lavoro che, in concomitanza con l’anno internazionale dell’Astronomia, propone un interessante percorso degli studi astronomici a Napoli nell’arco di tempo che va dall’ascesa al trono di Carlo di Borbone fino ai giorni nostri. 

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GIUSEPPE LONGO :
è professore di Astrofisica all’Università Federico II di Napoli, associato di ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

MASSIMO CAPACCIOLI:
nasce in Maremma, a Castel del Piano (Grosseto). Studia a Venezia e poi a Padova, dove nel 1969 si laurea in Fisica. Nel 1995 si trasferisce alla cattedra di Astronomia presso l'università "Federico II" di Napoli. Dal 1991 è presidente della Società Astronomica Italiana e, dal 1993, è direttore dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte in Napoli. Ha collaborato con diversi comitati scientifici e di coordinamento, sia nazionali, sia internazionali. I suoi contributi scientifici sono contenuti in circa duecento articoli originali e di rassegna.