Quando un filosofo va a fondo, quando sprofonda nell’intensità intellettuale, in qualche modo, copre e ricopre sempre con un certo velo ciò che resta fuori copertura. La direttrice principale del volume indaga la messa in opera di quest’arte della velatura, introduce la metonimia di una mano e chiede alla filosofia della différance se un’opera filosofica e un’opera dell’arte abbiano a che fare con la medesima arte della velatura, con la medesima manualità, o in altre parole se la metafora della filosofia sia convertibile con la metafora dell’opera dell’arte.
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