Vi dirò cosa non è: non è un romanzo d’amore, o per lo meno non vuole esserlo, e in ogni caso non di proposito; non è un racconto d’avventure né tanto meno un noir. E’ una storia, tanto vi basti, una di quelle che usereste non per raccontare, bensì per spiegare.
Carlo - il protagonista - è fatto di suoni. I suoni sono le sue parole, i suoi stati d’animo. E il suo animo è un sentiero impervio che lo condurrà verso inevitabili scelte in un girotondo gravido di buoni auspici e madido di false speranze.
Carlo è un viaggio intrapreso a testa bassa., e allo stesso tempo è la voglia di tornare a guardare la vita… finalmente negli occhi.
F.F.
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